L’idea di questo progetto, di cui Teatro dei Dioscuri è capofila, è nata dall’osservazione che la nostra  società da un lato è sempre più aperta perché le dimensioni dello spazio e del tempo sono dilatate dalla disponibilità di informazioni e conoscenze, dall’altro, paradossalmente, tende a chiudersi. In questo scenario, la paura dello straniero è sempre dominante. I nostri giovani comunicano sempre meno e trasmettono, attraverso i loro silenzi, segnali di disagio: il rapporto con gli altri viene vissuto attraverso l’appendice meccanica delle tecnologie e dei social media, strumenti utili, ma anche terreni sui quali il confronto e i rapporti scivolano spesso nel giudizio facile e nell’intolleranza.

Il progetto, attraverso le sue attività (workshop, laboratori teatrali, performance, attività ludiche e di riflessione, tutte di carattere informale e non formale), farà riflettere i ragazzi partecipanti sulla relazione che intercorre tra l’io e l’altro e porterà alla (ri)scoperta di sé stessi attraverso il confronto e la valorizzazione delle differenze.

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